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La sensazione di camminare a piedi nudi sul pavimento in legno è impagabile. Calore, naturalezza, un materiale accogliente. Perché allora limitarsi a posarlo in salotto o in camera da letto?

Oggi il parquet è sempre più utilizzato anche per il bagno e per la cucina, nonostante siano locali della casa dove la presenza di umidità, acqua e vapore è indubbiamente maggiore. 

Nella scelta del pavimento, occorre tener conto di alcuni fattori che possono garantire una durata maggiore del parquet. Tra le essenze linee che garantiscono maggiore resistenza all’acqua e all’umidità ci sono ad esempio il teak, l’iroko, il doussiè ma anche il rovere che ha delle ottime proprietà in termini di resistenza e di durezza. 

Se pensiamo alle barche, ci è subito chiaro come il binomio acqua e legno non sia scorretto. Nel caso degli spazi domestici, occorre avere alcuni piccoli accorgimenti che garantiscono una maggiore durata del pavimento. Importante è aerare sempre gli ambienti, soprattutto dopo il bagno e la doccia oppure dopo aver cucinato per evitare la formazione di vapore e di umidità. 

È infatti sempre opportuno mantenere il tasso di umidità tra il 50 e il 60% e la temperatura degli ambienti tra i 18 e i 21 °C.

Importante anche provvedere subito alla raccolta dell’acqua, qualora cadesse sul pavimento, per evitare danni e infiltrazioni. 

Tra le modalità di posa è da preferire quella incollata a quella flottante per evitare potenziali infiltrazioni di acqua che danneggerebbero il massetto. 

Per quanto concerne le finiture sia quella verniciata che quella oliata sono idonee ad ambienti come il bagno e la cucina. La scelta dipende dall’intensità delle sollecitazioni a cui sarà sottoposto il pavimento (per maggiori informazioni sulle due tipologie di finiture, potete leggere il nostro articolo). 

Un ultimo consiglio: nella scelta della colorazione del vostro pavimento in legno, evitate colori eccessivamente chiari e tendenti al bianco che renderebbero la presenza di eventuali macchie o graffi ancora più evidenti.